Caratteristiche generali
Lungh. 33-38 cm, apertura alare 52-58 cm, peso 73-172 g. Marcato dimorfismo sessuale, abiti stagionali e giovanili differenziati. Specie politipica (5 sottospecie) a distribuzione paleartico-paleotropicale-australasiana. E’ l’Airone di minori dimensioni presente in Italia. In volo è distinguibile per le ampie macchie color crema e nere sulle ali.
In Emilia-Romagna è una specie estiva nidificante, migratrice regolare e svernante irregolare.
Distribuzione e status
L’areale di distribuzione comprende Europa, Asia, Africa e Australia. E’ presente come nidificante in tutta Europa esclusa Irlanda, Gran Bretagna, Scandinavia e Russia settentrionale. La popolazione europea è stimata di 60.000-120.000 coppie di cui 15.000-50.000 in Russia, 13.200-22.300 in Ucraina, 8.500-10.000 in Romania, 6.000-9.000 in Turchia e 4.000-6.000 in Ungheria (BirdLife International 2004). I quartieri di svernamento sono ubicati in Africa a sud del Sahara e la specie è soggetta a fluttuazioni probabilmente a causa degli anni siccitosi nella fascia del Sahel.
In Italia la specie è presente in tutte le regioni, più diffusa nella pianura Padano-Veneta e più scarsa e localizzata nel centro-sud.
La consistenza della popolazione nidificante italiana è stata stimata in 1.300-2.300 coppie per il periodo 1995-2002 con trend della popolazione fluttuante (Brichetti e Fracasso 2003).
Presente in tutte le provincie dell’Emilia-Romagna come nidificante e migratore da metà marzo a metà ottobre. Censimenti della popolazione nidificante sono stati compiuti nella pianura bolognese nel 1984 (57-87 coppie in 24 siti) e nel 1994 (92-113 cp in 38 siti) dove la popolazione è aumentata grazie alla creazione di nuove zone umide con condizioni ambientali favorevoli (Tinarelli 1995), lungo i canali della Bonifica del Mezzano (circa 18.000 ettari nel Ferrarese) (58-59 coppie nel 2003) (Tinarelli 2004) e in numerose zone umide umide ripristinate tra il 1996 e il 2004 (Marchesi e Tinarelli 2007).
Sulla base di censimenti in aree campione nel periodo 1994-1997 era stata avanzata una stima prudenziale di 150 coppie nelle provincie di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena, 100 coppie nel Bolognese e 250 coppie nel Ferrarese e Ravennate e quindi circa 500 coppie complessivamente per l’Emilia-Romagna con tendenza alla diminuzione; tale stima è stata portata per il periodo 2001-2003 a 400-500 coppie con trend della popolazione in diminuzione (Tinarelli ined.). La disponibilità delle zone umide ripristinate (attraverso l’applicazione di misure agroambientali comunitarie) e con gestione dei livelli idrici e della vegetazione favorevoli alla riproduzione, sembra aver compensato solo in parte la perdita di ambienti idonei per la nidificazione nei canali di scolo e di irrigazione verificatasi a livello regionale a partire dalla metà degli anni ’90 a causa dei frequenti e sistematici interventi di controllo della vegetazione palustre effettuati tra marzo e agosto dai consorzi di bonifica dell’Emilia-Romagna (Marchesi e Tinarelli 2007).
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