In Emilia-Romagna è una specie estiva nidificante, migratrice regolare.
I movimenti migratori avvengono principalmente nei periodi fine febbraio-inizio giugno e luglio-inizio novembre. In Emilia-Romagna è stata rilevata in numerose zone umide d’acqua dolce con abbondante vegetazione ripariale ma è una specie molto elusiva, difficilmente osservabile e contattabile, e quindi con una popolazione e un areale riproduttivo ampiamente sottovalutati. Considerando le superfici con ambienti con condizioni idonee alla nidificazione, la popolazione regionale potrebbe essere almeno di alcune decine di coppie. Gli interventi di controllo della vegetazione palustre (sfalcio/trinciatura e incendio) e il prosciugamento delle zone umide durante il periodo riproduttivo costituiscono i maggiori fattori limitanti per la specie. Probabilmente, così come altre specie con nidi nei canneti, subisce l’impatto negativo della Nutria. La caccia vagante determina abbattimenti accidentali a causa della facile confusione con specie cacciabili come Gallinella d’acqua e soprattutto Porciglione.
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