Regione Emilia-Romagna 
ASSESSORATO AGRICOLTURA, ECONOMIA ITTICA, ATTIVITA' FAUNISTICO-VENATORIE.
Percorsi
Indice generale
____________________________
____________________________
PITTIMA REALE Limosa limosa
Caratteristiche generali 
Lungh. 40-44 cm, apertura alare 70-82 cm, peso 160-300 g. Sessi differenziati (femmine mediamente più grandi dei maschi). Abiti stagionali e giovanili differenziati. Specie politipica (3 sottospecie) a distribuzione euroasiatica. Limicolo con silhouette slanciata, zampe, collo e becco lunghi. Confondibile soprattutto con la Pittima minore dalla quale si distingue per le evidenti bande bianche sulla coda e sulle ali. 
In Emilia-Romagna è una specie migratrice e nidificante regolare, svernante irregolare.  
Distribuzione e status 
L’areale riproduttivo comprende tutto il Paleartico, dall’Islanda alla Siberia orientale. In Europa sono presenti due sottospecie: L. l. islandica nidificante in Islanda e in parte in Gran Bretagna e Norvegia e L. l. limosa nidificante dalla Gran Bretagna e dalla Francia a Russia e Ucraina. Il trend della popolazione di L. l. limosa (86.500-120.000 coppie di cui 45.000-50.000 in Olanda) è in forte diminuzione (Thorup 2005).  
In Italia è presente con una piccola popolazione nidificante regolare dal 1977 nelle risaie del Vercellese e dal 1996 in zone umide d’acqua dolce ripristinate presso Molinella (BO); nel 1980-1983 1-2 coppie hanno nidificato anche nelle Valli di Comacchio (FE) e nella seconda metà degli anni ’90 ha probabilmente nidificato anche in alcune zone umide del Ferrarese (bacini dello zuccherificio di Ostellato e risaie tra Iolanda di Savoia e Berra) e presso Medicina (BO). 
La valutazione più recente della popolazione italiana è di 13-14 coppie nel 2002 (Serra e Brichetti 2005). In Emilia-Romagna 3-5 coppie hanno nidificato nel 2003-2004 nello stesso sito presso Molinella (BO) usato dal 1997. Entrambi i siti utilizzati dal 1996 per la nidificazione sono zone umide realizzate e gestite su terreni precedentemente coltivati mediante l’applicazione di misure agroambientali comunitarie. 
E’ regolarmente presente come migratore tra l’inizio di febbraio e aprile e tra luglio e settembre. Importanti aree di sosta e pernottamento duranta la migrazione sono presenti nella salina di Cervia, nelle Valli di Comacchio (Serra e Baccetti, 1991) e dalla seconda metà degli anni ’90 in zone umide ripristinate presso Mirandola (MO), Medicina e Molinella (BO). La disponibilità di zone umide con bassi livelli dell’acqua e banchi di fango affioranti, realizzate e gestite mediante l’applicazione di misure agroambientali comunitarie (soprattutto i prati umidi estesi più di 10 ettari che forniscono alla specie la sicurezza di cui necessita per sostare e alimentarsi) ha permesso alla specie di continuare a sostare e ad alimentarsi durante la migrazione primaverile in vaste aree della pianura Padana altrimenti divenute inospitali (Marchesi e Tinarelli 2007). 
I quartieri di svernamento della ssp. islandica sono situati lungo le coste atlantiche, dalla Gran Bretagna al Marocco, mentre quelli della ssp. limosa sono nella regione Mediterranea e soprattutto nel Sahel. In Italia è diffusa in tutte le regioni  come migratrice. Sulla base dei censimenti degli uccelli acquatici svernanti coordinati dall’INFS la consistenza della popolazione presente in gennaio in Italia è stata stimata di 50-150 individui per il periodo 1991-2000 (Brichettti e Fracasso 2004) localizzati in zone umide costiere. 
In Emilia-Romagna lo svernamento è irregolare: 1-3 individui generalmente nelle saline di Cervia e Comacchio.
Vocazione 
Le nidificazioni avvengono in zone umide d’acqua dolce con estesi banchi di fango semi affioranti e superfici con vegetazione erbacea e con ristagni d’acqua. Al di fuori del periodo riproduttivo vengono frequentate per l’alimentazione le zone umide con estesi banchi di fango semiaffioranti in saline, valli salmastre per l’itticoltura estensiva, zone umide con gestione faunistico-venatoria, bacini di decantazione degli zuccherifici, risaie e bacini per l’itticoltura in corso di prosciugamento. I dormitori sono situati in zone umide vaste provviste di isole o zone difficilmente raggiungibili dai predatori terrestri.
Fattori limitanti 
A livello europeo  lo stato di conservazione della popolazione è considerato vulnerabile a causa della diminuzione delle popolazioni “chiave” in Olanda e Russia (BirdLife International 2004). Il principale fattore limitante per la popolazione nidificante in Emilia-Romagna è costituito da improvvise variazioni del livello dell’acqua che distruggono i nidi, generalmente a causa di intense piogge. Un importante fattore limitante per la specie al di fuori del periodo riproduttivo è rappresentato dal mantenimento di alti livelli dell’acqua in marzo-aprile (picco della migrazione primaverile) che limita la frequentazione da parte della Pittima reale di zone umide altrimenti adatte. L’avvelenamento da piombo è sicuramente la principale causa di morte diretta o indiretta: circa l’8% degli individui catturati a Comacchio in marzo-aprile per essere inanellati presentavano all’esame radiografico da 1 a 2 pallini di piombo nello stomaco sicuramente ingeriti nell’arco di 1-2 mesi e che li avrebbero portati a morte in pochi mesi (Tirelli e Tinarelli 1996).
Pittima reale nidificante
Pittima reale fuori
Pittima reale
 
 
HTML Programming and Graphic by ST.E.R.N.A. P.IVA 01986420402; webmaster Franca Monti 
© Copyright 2012 - Tutti i marchi riprodotti sono di proprietà delle rispettive aziende.   
ST.E.R.N.A.