Regione Emilia-Romagna 
ASSESSORATO AGRICOLTURA, ECONOMIA ITTICA, ATTIVITA' FAUNISTICO-VENATORIE.
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Indice generale
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BECCAPESCI Sterna sandvicensis
Caratteristiche generali 
Lungh. 36-41 cm, apertura alare 95-105 cm, peso 230-290 g. Sessi simili, abiti stagionali leggermente diversi, specie politipica (3 sottospecie) a distribuzione boreoanfiatlantica. Sterna di dimensioni medio grandi simile alla Sterna zampenere ma riconoscibile da questa per un ciuffo di penne erettili nero o striato sulla nuca, becco nero con apice color corneo, sagoma più tozza e volo più pesante e rettilineo. 
In Emilia-Romagna è una specie migratrice regolare, nidificante, svernante irregolare.  
Distribuzione e status 
Nel Paleartico occidentale l’areale riproduttivo è costituito da zone umide costiere del Mar Caspio, del Mar Nero settentrionale, dell’Atlantico nord-orientale (Irlanda, Gran Bretagna, Francia, Olanda, Germania, Danimarca, Svezia), del Mar Baltico e del Mediterraneo occidentale (pochi siti in Italia, Francia meridionale e Spagna). La colonizzazione del Mediterraneo è avvenuta nella seconda metà del XX secolo. La stima più recente della popolazione nidificante in Europa è di 82.000-130.000 coppie concentrate prevalentemente in Gran Bretagna (12.500 cp), Germania (9.700-10.500 cp), Olanda (14.500 cp), Francia (6.800 cp), Danimarca (4.000-4.500 cp), Russia (15.000-25.000 cp) Ucraina (5.000-40.000 cp), Azerbaijan (6.500-10.000 cp), Spagna (3.000 cp) (BirdLife International 2004). 
In Italia nidifica ininterrottamente dal 1979 nelle valli di Comacchio: 138 nel 1983, 189 nel 1986, 354 nel 1988, 496 nel 1990, 563 nel 1994; dal 1995 in poi la popolazione di Comacchio ha registrato un significativo calo demografico (494 nel 1995, 322 nel 1996, 22 nel 1999) in coincidenza della colonizzazione stabile della Laguna di Venezia (Brichetti e Foschi 2006) e negli anni successivi del Delta del Po Veneto, della Salina di Margherita di Savoia in Puglia, delle Pialasse ravennati e di Valle Bertuzzi. La valutazione più aggiornata della popolazione nidificante in Italia è di 1.381 coppie nel 2002 di cui 905 nel comprensorio di Comacchio (Serra e Brichetti 2005). Censimenti effettuati dal Parco del Delta del Po Emilia-Romagna nel periodo 2004-2006 indicano una popolazione nidificante di circa 160 coppie nel 2004 e 2005 e 285 nel 2006 localizzate principalmente in Valle Bertuzzi. 
La popolazione europea di Beccapesci migra in 3 principali zone di svernamento: quella orientale scende nel Golfo Persico e Mare Arabico, quella centro occidentale oltrepassa la Penisola Iberica e sverna in Mauritania e lungo le coste equatoriali dell’Atlantico e parte di quella centro settentrionale si sofferma in modo disperso ed irregolare nel bacino del Mediterraneo. Le osservazioni invernali sono pertanto occasionali: 10 individui nel 2001 e 3 nel 2003 nella Sacca di Goro e nel comprensorio di Comacchio (archiv. AsOER). La presenza nel Museo Ornitologico di Forlì di ben 8 soggetti inanellati in Russia e ripresi alle foci del Po tra il 1949 ed il 1956 (7 in aprile ed 1 in agosto) supporta l’ipotesi che l’Adriatico rappresenti una importante rotta migratoria per le popolazioni del nord-est europeo. I movimenti migratori avvengono a metà luglio - novembre e in febbraio - metà giugno.
Vocazione 
Frequenta le zone umide costiere e i litorali marini. Nidifica in colonie sia monospecifiche sia con altri Charadriformi su dossi e barene, anche di superficie ridotta (come gli appostamenti del diametro di 3 metri con le botti per la caccia), in valli salmastre e lagune. Per l’alimentazione frequenta sia le zone umide salmastre sia i litorali e le foci dei fiumi. Le tipologie frequentate dalla specie in periodo riproduttivo sono quelle descritte alle lettere E, F, G.
Fattori limitanti 
A livello europeo lo stato di conservazione della popolazione è considerato sfavorevole poiché la popolazione europea è relativamente piccola e soggetta a un moderato decremento tra il 1970 e il 1990; inoltre le popolazioni chiave della Gran Bretagna e del Baltico sono risultate in declino nel periodo 1990-2000 (BirdLife International 2004). In Emilia-Romagna i fattori limitanti più significativi per la popolazione nidificante sono costituiti dalla sommersione dei nidi in seguito a piogge, tempeste e a manovre idrauliche in saline e valli salmastre, dalla predazione dei pulli e delle uova principalmente da parte del Gabbiano reale ma anche di corvidi, ratti e cani, dal disturbo antropico (turisti, fotografi, ….), dalla scarsità di siti adatti alla nidificazione a causa anche della competizione da parte del Gabbiano reale che si insedia prima, dalla contaminazione da metalli pesanti, pesticidi e idrocarburi.
Beccapesci
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