Coniglio selvatico Oryctolagus cuniculus

Lunghezza testa-corpo:
34-45 cm; lunghezza coda 4-8 cm.
Peso medio:
1,3-2,2 kg.
Distribuzione:
Europa occidentale e centrale, Isole Britanniche, localmente in Scandinavia. In Italia è presente in maniera diffusa in Sicilia e Sardegna, assai localizzato altrove.


Caratteristiche generali
Colorazione uniformemente bruno-grigiastra con parti ventrali e parte inferiore della coda biancastre. Capo rotondeggiante con orecchie piuttosto corte. Vive in colonie anche molto numerose ma con scarsa socialità in quanto l’unità sociale è costituita dalla coppia. Gli habitat preferiti sono aree litoranee, pianure e colline aperte e cespugliate, brughiere, ecc., generalmente non oltre 4-500 m di a-ltitudine. Le coppie scavano complicati sistemi di tane che garantiscono una buona difesa dai predatori, di conseguenza risulta importante la presenza di un suolo con adatte caratteristiche. L’alimentazione comprende una grande varietà di vegetali. Molto attivo solo al crepuscolo, trascorre la maggior parte del giorno al riparo all’interno della tana o nelle sue immediate vicinanze.


Status
Introdotto a scopo venatorio in molti paesi europei, spesso ha dato origine a esplosioni demografiche incontrollabili, generalmente seguite da epidemie di mixomatosi che decimano le popolazioni. In taluni paesi, come la Gran Bretagna, la malattia è stata localmente introdotta artificialmente a scopo di controllo. In Italia le uniche popolazioni consistenti sono presenti nelle isole maggiori. Altri nuclei di una certa importanza sono localizzati in Toscana, soprattutto lungo il litorale tirrenico.
In regione è stato immesso in varie località: nelle golene del Po nel piacentino, nella pianura bolognese, in varie zone del litorale ferrarese e ravennate (Bertusi e Tosetti, 1986). Attualmente la distribuzione nota interessa 7 tavolette (4,2%), relativa alla presenza di piccoli nuclei localizzati sia in pianura sia nella bassa collina dal litorale adriatico alla provincia di Piacenza. Il più consistente di tali nuclei si trova sui dossi di Boscoforte, nella parte meridionale delle Valli di Comacchio, in provincia di Ferrara, dove è stato introdotto nel 1969 (Bertusi e Tosetti, 1986; Leporati et al., 1976). Studi sugli impatti che tale popolazione ha esercitato sul delicato equilibrio dell’ambiente dunale hanno evidenziato effetti sia negativi sia positivi (Mantovani Gerdol e Gerdol, 1988). In particolare sono stati rilevati danni alla stabilità meccanica dei cordoni dunosi causati dalla imponente attività di escavazione operata dai conigli, la quale potrebbe potenzialmente condurre nel lungo periodo alla scomparsa dell’habitat. Effetti positivi sono invece stati osservati dagli stessi Autori sulla diversificazione floristica del sito, nonchè sull’avifauna nidificante, in quanto la presenza della colonia di conigli ha creato le condizioni favorevoli alla comparsa di una specie, la Volpoca, di notevole interesse naturalistico.
Oltre ai problemi legati all’impatto della specie sugli ambienti naturali, un elemento da considerare è il fatto che, come nel caso di altri mammiferi coloniali, anche il coniglio selvatico può rappresentare una importante fonte alimentare per uccelli rapaci sia diurni sia notturni, pertanto il controllo e la gestione dei nuclei presenti, così come la eventuale introduzione in nuove località, dovrebbe tenere conto anche di questo aspetto.